la percezione sociale

 come mi vedono gli altri? 

quando entriamo in un gruppo o conosciamo nuove persone, scatta subito il meccanismo dell'impressione. nel linguaggio quotidiano si dice spesso che la prima impressione è quella che conta. diverse ricerche psicologiche hanno mostrato che le persone decidono come comportarsi con gli altri in base a pochissime informazioni raccolte nei primi incontri. nella nostra mente è come se fossero conservati alcuni schemi dentro i quali cerchiamo di collocare le persone che incontriamo.

-la facilità con cui ci facciamo un'idea di una persona è anche all'origine di stereotipi. per questi motivi siamo molto attenti alla prima impressione nelle situazioni sociali, per esempio in un colloquio di lavoro, in un esame importante o in un primo appuntamento. l'idea che l'altra persona si formerà di noi si baserà sulla prima impressione. certe volte è molto difficile cancellare la prima impressione.

esempio: se al primo incontro una persona è chiusa e silenziosa (prima impressione), gli altri penseranno di avere a che fare con una personalità timida.


                                       foto colloquio di lavoro (prima impressione)



giudicare se stessi e giudicare gli altri: 

quando giudichiamo una persona dalle prime impressioni, tendiamo a pensare che il suo comportamento sia frutto della sua personalità profonda, e quindi sia qualcosa si stabile e fisso.

esempio: se prende un brutto voto è probabile che penseranno (anche se sosteniamo il contrario a parole) che il suo fallimento sia dovuto dalle sue scarse capacità, al fatto che sia poco intelligente, pigro e così via.


gli psicologi hanno dimostrato che nei casi in cui dobbiamo giudicare gli altri, tendiamo spesso ad attribuire la causa di un comportamento alla persona stessa e alle sue capacità, non alla sfortuna o a qualche altro motivo esterno. se invece dobbiamo giudicare noi stessi in certe situazioni, tendiamo ad essere meno severi. in psicologia si dice che esiste un' "asimmetria" tra come osserviamo noi stessi e come osserviamo gli altri. si tratta di un meccanismo psicologico inconsapevole. una spiegazione è che ognuno cerca di mettere in buona luce se stesso più di quanto non faccia con gli altri.

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